Mi chiamo Simona, e quando ho risposto all’annuncio dell’azienda di Mattia per un Consulente sulla sede di Torino, avevo 19 anni.
Ero senza soldi e senza uno scopo. Dopo aver finito gli studi avevo fatto diverse esperienze nel settore per cui avevo studiato, ma dalla “teoria” alla “pratica” scoprii che quella strada non faceva per me.
Così mi sentivo piuttosto sperduta, non capivo quale fosse il mio posto nel mondo.
Desideravo solo un’opportunità. Volevo mettermi in gioco e l’ho fatto. Ho scelto di restare prima di tutto per l’ambiente che ho trovato.
Il primo periodo come Consulente rimarrà sempre uno dei miei più bei ricordi. La mattina mi svegliavo presto, con un enorme sorriso stampato in faccia e arrivata in ufficio non trovavo dei colleghi, trovavo una famiglia.
Quello che mi è piaciuto di più, oltre all’ambiente, è la formazione – in continuo aggiornamento. Ho imparato tantissimo sia a livello teorico che direttamente sul campo.
Da impiegata, essendo successivamente passata in ufficio, ho maturato una esperienza ancora maggiore. Ad oggi son passati 7 anni e sono molto orgogliosa di poter SUPPORTARE gli Agenti in tutto e per tutto. Questo è quello che mi piace. Mi appaga e mi fa sentire utile e parte di qualcosa.
Da questo lavoro ho tratto molteplici vantaggi. Nonostante il periodo posso dire di avere un lavoro stabile e che mi piace (e non è poco).
A livello personale, se mi guardo indietro di 7 anni, posso dire di aver imparato tantissimo. È come se fossi “cresciuta” con l’azienda quindi qualora servissero nuove nozioni, nuove competenze, ho sempre cercato di acquisirle.
Questo mi ha portato ad imparare un sacco di cose che tutt’oggi mi sono utili.
Alle altre persone che stanno pensando di lavorare con il team di Mattia vorrei dire: perché no? All’inizio entrare in un’azienda nuova può far paura. Non si conosce nessuno e si ha paura di sbagliare. Da noi, però, è diverso. Qui i nuovi collaboratori sono letteralmente accolti un una grande famiglia.
Non guardiamo chi è arrivato prima o chi è arrivato dopo, guardiamo chi ha voglia di fare e di spaccare il mondo.
Non esiste nonnismo ma solo meritocrazia.